BABILONIA TEATRI
PER UN TEATRO POP.
PER UN TEATRO ROCK.
PER UN TEATRO PUNK.
Babilonia Teatri è una formazione entrata con passo deciso nel panorama teatrale contemporaneo distinguendosi per un linguaggio che a più voci viene definito pop, rock, punk.
I fondatori del gruppo, Enrico Castellani e Valeria Raimondi, compongono drammaturgie dall’incedere unico, sorta di litanie scolpite nelle contraddizioni dell’oggi, portate in scena con attitudine ribelle. Hanno indagato diverse angolazioni della vita di provincia, cristallizzandola come microcosmo di un dolore universale, affrontato con coraggio dissacrante. Coraggio che è valso al gruppo il prestigioso Leone d’argento della Biennale di Venezia.
Babilonia Teatri si caratterizza per il suo sguardo irriverente e divergente sull’oggi che mostra i nervi scoperti del nostro tempo. Per uno stile fuori dagli schemi che intende il teatro come specchio della società e della realtà. Attraverso l’uso di nuovi codici visuali e linguistici esprime la necessità e l’urgenza dell’interrogazione, per far emergere conflitti e tensioni, con ironia e cinismo, affetto e indignazione.
BABILONIA TEATRI ALLA GUIDA DI PERGINE SPETTACOLO APERTO
“Immaginare un festival per noi significa creare un’opera artistica. Significa mettersi in dialogo con la sua storia e col suo territorio per provare allo stesso tempo a dargli voce e ad esserne elemento di stimolo e di crescita. Vorremmo creare un festival in cui accogliere insieme artisti e pubblico, per metterne il teatro al centro e farne luogo di incontro e di scontro: di scambio reciproco. Un festival che sappia accostare, sovrapporre e intersecare linguaggi, generazioni e tradizioni diverse.”
BABILONIA TEATRI ALLA GUIDA DI PERGINE SPETTACOLO APERTO
“Immaginare un festival per noi significa creare un’opera artistica. Significa mettersi in dialogo con la sua storia e col suo territorio per provare allo stesso tempo a dargli voce e ad esserne elemento di stimolo e di crescita. Vorremmo creare un festival in cui accogliere insieme artisti e pubblico, per metterne il teatro al centro e farne luogo di incontro e di scontro: di scambio reciproco. Un festival che sappia accostare, sovrapporre e intersecare linguaggi, generazioni e tradizioni diverse.”